Trecento volte Max Il più vincente di sempre Domenica a Treviso Menetti per la prima volta avversario della Grissin Bon A Reggio anni stupendi: Eurochallenge, Supercoppa e due finali scudetto te un momento emozionante, in attesa di quello a più alto tasso emotivo: il match di ritorno al PalaBigi in calendario ad aprile 2020. Tuttavia già l'imminente match non sarà di quelli «normali» per Max che sta vivendo intensamente già questi giorni precedenti nella gara. E non potrebbe essere altrimenti dato che parliamo di un coach che ha davvero fatto la Storia della Pallacanestro Reggiana. Un percorso partito dalla gavetta, vice di Andrea Menozzi nelle under biancorosse di metà anni '90 del secolo scorso, proseguito con l'apprendistato, da assistente tra A e A2, al già citato Lombardi e poi con Frates e Mar-celletti, sino a quello con Coen e di nuovo Frates. Il grave problema fisico di quest'ultimo lo pose alla guida della tremolante casa biancorossa nella primavera del 2011. Menetti condusse alla salvezza l'allora Trenkwalder e, complice il passaggio di Frates nello staff tecnico dell'Olimpia, dall'estate 2011 assurse al ruolo di head-coach con i risultati che sappiamo. In 7 anni di conduzione tecnica Menetti si è seduto 302 volte sulla panchina biancorossa (269 in serie A tra regular season, playoff, eventi quali Coppa Italia e Supercoppa) ottenendo 167 vittorie (pari al 55,3%) di cui 144 nella massima serie (su 269). Lavando con onore e risultati l'onta, maturata per colpe non tutte sue, della retrocessione in Legadue del 2007, subita subentrando in corsa a Renato Pasquali. Di tutto rispetto anche il cammino di Menetti in Euro- di Gabriele Gallo Oltre 300 partite da capoallena-tore, tra Serie A e Legadue, più le tante da vice o da tecnico delle giovanili. Un palmares praticamente tutto targato biancoros-so: 1 Eurochallenge (l'odierna Fi-ba Champions League) nel 2014, la Supercoppa Italiana del 2015, due finali scudetto e una semifinale di EuroCup conquistate, 1 promozione dalla Legadue al massimo campionato nel 2012. Più due meritati allori individuali: il premio di migliore allenatore nell'annata della promozione in serie A (2011/2012) e il «Reverberi», con lo stesso titolo, messo in bacheca al termine della stagione 2013/2014. Max Menetti e Reggio Emilia, un binomio durato la bellezza di sette anni filati, più altri spezzoni di annate, che ha coinciso col periodo più bello, e prolifico, della storia del basket del sodalizio cittadino. Un legame che sembrava non dovesse mai fini- re e che aveva fatto esprimere al coach nato per caso a Palma-nova, in Friuli, 46 anni fa, ma reggiano (e pure «granata» oltre che biancorosso) fino al midollo, il desiderio di diventare l'Alex Ferguson della Pallacanestro Reggiana. Per vari motivi questo sogno non si è potuto concretizzare ma Menetti oltre a essere il comandante più vincente del vascello biancorosso è senza ombra di dubbio, assieme a «Dado» Lombardi, quello più amato EMOZIONI Non sarà una partita come le altre per il tecnico reggiano fino al midollo e tifoso della Regia dalla tifoseria. Domenica, al PalaVerde di Treviso, Menetti affronterà per la prima volta da avversario i suoi vecchi colori, sulla panchina della De' Lonahi. E sarà sicuramen- pa, culminato, come sopra scritto, con l'esaltante cammino nell'EuroCup 2018, ove si raggiunse la semifinale con l'Unics Kazan battendo, nei Quarti, i quotati russi dello Zenit San Pietroburgo. Sul