La Vitelle cerca un'ala per riprendere quota Dopo tante riflessioni, la società ha rotto gli indugi: sul mercato si insegue un n.3. Ma c'è una pallottola sola per provare a salvarsi Zach Thomas: il capitano rischia di essere il 'sacrificato' se la Vuelle arriverà a prendere l'ala che cerca PESARO Quando si ha una sola cartuccia da sparare per provare a restare vivi i pensieri che girano per la testa sono parecchi. Forse per questo la Vuelle ha cambiato idea più volte sul ruolo dove intervenire. Posto che ora ci sono sul piatto le risorse per farlo -grazie soprattutto ai Beretta - e prima no. Prima c'erano solo le riflessioni. Che hanno portato a soppesare le difficoltà sotto i tabelloni, fino a che il ritorno a pieno regime di Eboua - sommando i suoi muscoli a quelli di Za-notti - non hanno convinto che il pacchetto, con Tote pronto al rientro, potesse almeno reggere a rimbalzo. Poi s'è accesa la spia rossa in cabina di regia, dove i limiti di playmaking di Pusi-ca e Mussini stanno diventando sempre più evidenti. Infine, però, si è tornati là dove il dente duole: il ruolo di ala piccola. Do- ve la Vuelle ha rischiato davvero troppo, affidando lo spot a due 19enni e dovendo ammettere poi che Drell è troppo leggero per reggere l'urto, mentre Eboua risulta più efficace vicino a canestro. Anche scalando Zach Thomas nel ruolo di n.3 le cose non sono molto migliorate. Per cui il dado sembra tratto: I SONDAGGI Dopo il no di Quincy Pondexter, si valuta Reggie Williams. Piaceva Rio Brown, ma costa troppo sul mercato la Vuelle sta trattando ali piccole, ipotizzando di poter giocare con Chapman e Tote insieme come lunghi, Zanotti ed Eboua a coprirgli le spalle. In questo modo il sacrificato dovrebbe essere uno fra Thomas e Drell, entrambi con in mano un contratto pluriennale, due anni Zach, tre anni Henri: forse più facile da piazzare il capitano, visto che un po' d'esperienza ce l'ha e in Belgio l'anno scorso non era andato male, rispetto a Drell, davvero troppo acerbo. L'alternativa per lui sarebbe quella del prestito in un club di A2 che gli dia fiducia e minuti, ma sembra che i suoi agenti abbiano storto il naso. L'ingaggio di un altro esterno con punti nelle mani libererebbe anche Bar-ford dall'eccessiva pressione, che lo porta spesso a forzare troppe situazioni: emblematica la bomba da 10 metri scagliata domenica tra lo stupore generale, prima ancora che la squadra provasse a costruire l'azione. Il mercato non è facile per chi ha i soldi contati e deve comunque provare a pescare un giocatore che faccia la differenza rispetto al contesto attuale. L'operazione Quincy Pondexter, che pareva ben avviata, è fallita nonostante zio Cliff, che ha giocato a Pesaro, avesse provato a convincerlo. Sbarrata la pista che poteva portare a Rio Brown, scontento al Panathinai-kos dov'è praticamente inutilizzato: ma il suo stipendio, per Pesaro, è inavvicinabile. La Vuelle ha sondato così in queste ore la disponibilità di Reggie Williams: i suoi 33 anni e il fatto che sia fermo dallo scorso campionato (giocato in Germania, allo Science City Jena) pongono qualche dubbio sul fatto che sia pronto, ma si tratta comunque di un gio- catore possente ed esperto che oltre all'Nba ha calcato anche i parquet del campionato francese (Digione), spagnolo (Vito