« Dobbiamo iniziare a fare punti fuori casa » Michele Carrea analizza la gara contro Brescia (ore 12). «Pensiamo a noi stessi facendo affidamento su quelle che sono le nostre certezze» BASKET di Maurizio Innocenti Un altro muro da scalare oggi a Brescia (ore 12) per la formichi-na Pistoia. Non sarà alto come quello di Venezia, ma è pur sempre un muro. «Direi che i muri sono due - afferma Michele Carrea -. Il primo è rappresentato dalla qualità di Brescia che in casa ha perso solo contro Bologna, il secondo siamo noi che in trasferta non siamo ancora riusciti a fare prestazioni di un certo livello per tutti i quaranta minuti. Adesso, però, il tempo per imparare dagli errori lo abbiamo avuto e quindi dobbiamo riuscire a produrre una prestazione soddisfacente. A Brescia, come ci accade sempre quando giochiamo fuori casa, ci presenteremo con problemi di infortuni: Brandt ha accusato un dolore alla schiena e valuteremo se potrà o meno essere fra i dieci». Un problema non di poco conto visto che Brescia è una squadra che oltre ad avere talento ha anche una grossa taglia fisica e senza il centro titolare diventa più difficile attaccare il canestro magari con entrate centrali com'è successo contro Venezia. «Noi abbiamo giocatori di uno contro uno - spiega Carrea - come Salumu o Johnson che prendono vantaggi quando riescono ad attaccare l'area, ma quando guardo le squadre che giocano anche in Europa non è tanto la taglia fisica che mi impressiona quanto piuttosto la quantità di cartucce che hanno a disposizione. A Brescia si è infortunato uno straniero e nel giro di qualche giorno ne hanno firmato un altro. Si potrà dire che il nuovo arrivato non sarà al massimo perché serve un po' di tempo perché possa inserirsi negli schemi, ma personalmente preferisco giocare con uno straniero che ancora deve inserirsi nel contesto di squadra che giocare senza. Questo per dire che quando si affrontano certe squadre, per noi quasi tutte, leggere il roster è come leggere un romanzo dove solo alla fine capisci come va a finire. In ogni campionato ci sono le squadre più attrezzate e quelle meno, ma in questo campionato noto che ci sia una forbice enorme tra le squadre che giocano anche in Europa e le altre». Pistoia anche contro Brescia dovrà prendersi dei rischi, ma questa volta sono più dettati dalla necessità che da una scelta tattica. «Se non potremo disporre del nostro 5 titolare - spiega il tecnico biancorosso - dovremo per forza correre dei rischi e per questo sarà fondamentale tanta durezza mentale che si traduce nel portare il break positivo, nel difendere duro, nel tenere botta nei momenti difficili, nel prendere un rimbalzo o una palla in più. Se dovessimo andare dietro ai loro punti di forza diventerebbe complicato visto quanti sono, dobbiamo stare sulle nostre cose e andare su quelle che sono le nostre certezze consapevoli del fatto che per salvarci dobbiamo fare anche qualche punto fuori casa perché a vincere solo le gare interne, tenendo conto che fare percorso netto è impossibile e che noi ne abbiamo già perse due, non è sufficiente. Per questo a chi pensa che quando giochiamo fuori casa andiamo in gita, non sa cosa significhi stare in campo a prendere pallonate senza sapere da dove arrivano. A Brindisi la pecca più grossa è stato aver cessato di trovare soluzioni perché il problema è apparso così grande da pensare che non ce ne fossero. Stiamo lavorando su questo e su tutti gli altri aspetti che ci consentano di arrivare ad essere competitivi anche fuori casa, ma soprattutto lavoriamo per prendere i due punti perché alla fine è ques