Sacco in pressing sulla Vitelle: «Questa solidità va portata avanti» Carpegna Prosciutto, allenamento anche nel giorno libero per guadagnare il tempo che non c'è riverà deve arricchirci tanto, darci quello che manca, senza crearci dei problemi. Non voglio nascondere le cose, ma ne La personalità di Giancarlo Sacco ha attecchito sul gruppo BASKET Ha fretta Sacco. «Il tempo è finito» aveva detto il giorno della sua presentazione, alla vigilia della sfida con l'Armani. Per questo lunedì, nel giorno di riposo, ha chiesto uno sforzo extra alla truppa radunandola in palestra dalle 18 alle 20 per guadagnare il tempo che non c'è. Sta provando, il coach pesarese, a ritoccare gli aspetti tecnico-tattici dopo aver dato una scrollata alla squadra sotto il profilo mentale e del temperamento. Dare una registrata all'attacco è essenziale, così come mantenere l'atteggiamento difensivo visto domenica scorsa. «Alcune delle cose che abbiamo fatto contro Milano sono importanti ma - sottolinea Sacco -lo diventeranno molto di più se questa solidità che abbiamo sviluppato, soprattutto nella no- stra metà campo, la porteremo avanti a Varese e nelle prossime partite che ci aspettano. Questo potrebbe essere un lato della nostra identità per compiere l'impresa che ci aspetta». Un ritorno che è sembrato molto naturale per Giancarlo, che è sì uno di famiglia, ma non sedeva più su quella panchina da un ventennio. «Più che l'emozione, che alla mia età ormai si gestisce, ho sentito la responsabilità di essere un pesarese a guidare la Vuel-le. Quella la sento molto, come se fossi uno che rappresenta gli altri 5.000 sugli spalti». C'è attesa per capire se è stato individuato il rinforzo promesso da sponsor e consorzio. «Sono convinto che la salvezza dipenderà da tutti e non da uno solo - ribatte Sacco -. Perciò quell'uno va scelto bene: chi ar- IL RINFORZO «Chi arriverà deve arricchirci e darci quello che manca, senza creare problemi» parleremo meglio quando saranno definite» promette. Intanto, a chi sostiene che l'Armani fosse venuta a giocarsela in ciabatte, ha risposto Ettore Messina. Dalle sue parole si capisce che più che in ciabatte, Milano è venuta a Pesaro con dei problemi. E la Carpegna Prosciutto ha saputo sfruttarli per rimanere in partita sino alla fine: «Mi aspettavo una Vuelle così aggressiva - ammette Messina -, quando si cambia allenatore la testa dei giocatori si alleggerisce e noi siamo in un periodo in cui stiamo facendo fatica, perché per reggere sui due fronti, campionato e coppa, devi avere 12 giocatori dello stesso livello e a noi ne mancavano tre, quindi altri hanno pagato. Come Roll, che è un eccellente giocatore, ma domenica non aveva le gambe dopo la gara di Eurole-ga. La zona? L'ho scelta non tanto guardando alle percentuali da tre della Vuelle, quanto per proteggere l'area dalla penetrazioni, principalmente di Bar-ford. Direi che ha funzionato. In una giornata come quella di domen