« Il momento peggiore della mia Fortitudo » Coach Martino: «Vogliamo uscire da questa situazione tutti insieme. E io devo cercare di recuperare gli elementi più in difficoltà» Rok Stipevic, al centro: uno dei giocatori più discussi di questo periodo (Ciamillo). Nel tondo: Antimo Martino (Schicchi) di Massimo Selleri Seppur a ranghi ridotti, viste le diverse assenze tra Maarty Leu-nen che solo oggi tornerà dagli Stati Uniti e gli ammaccati Matteo Fantinelli, RokStipcevic (oggi ecografia per lui) e Cinciarini (affaticamente muscolare), la Fortitudo è tornata palestra dopo l'inaspettata sconfitta con Pesaro, per un bilancio di medio termine che vede l'Aquila aver incassato tre sconfitte nelle ultime quattro gare. «Partendo dalla squadra e arrivando ai vertici societari - spiega il coach della Effe Antimo Martino - siamo tutti molto arrabbiati per la sconfitta di sabato sera. Al di là delle ragioni per cui è arrivata è un risultato negativo che non doveva realizzarsi, ma adesso possiamo solo metterci a lavorare per migliorare a livello individuale e poi a livello di gruppo perché ogni giocatore deve essere un supporto per l'altro in modo tale che sia la squadra che sia la squadra a reagire davanti quei momenti di difficoltà che si verificano durante la partita». Quali sono state le sue parole alla ripresa degli allenamenti? «Ho detto che il fatto che stiamo disputando una buona stagione e che siamo più avanti di dove dovevamo essere non deve abbassare il nostro livello di guardia, ma bisogna avere l'ambizione di provare a fare il massimo affrontando con serenità questo girone di ritorno perché siamo consapevoli che sarà difficile ripetere quello che abbia- mo fatto nel girone d'andata. Dobbiamo, però, affrontare con concentrazione e intensità le partite che ci restano accettan- PROFESSIONE DI OTTIMISMO «Il gruppo è unito e compatto: reagirà subito a partire da Venezia» do il verdetto del campo senza avere il rimpianto che le cose potevano andare meglio. Rimpianto che sinceramente abbiamo dopo la sconfitta con Pesaro, senza nulla togliere ai nostri avversari». Questo periodo non positivo cambia i vostri orizzonti? «Il mio augurio è quello di poter tornare a essere al completo in palestra per poterci allenare con intensità. Non vuole essere una scusante, ma è quasi un mese e mezzo che noi non riusciamo, per un motivo o per l'altro, a lavorare tutto insieme e a farlo con continuità. Allo stesso tempo spero che alcuni brutti risultati, che purtroppo ci sono stati e che dovevamo evitare, non vadano a minare quanto di buono abbiamo fatto finora. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro percorso e di quello che abbiamo fatto fino a questo momento, guardando anche quello che hanno fatto gli altri club. Dobbiamo essere consapevoli dello sforzo che la società ha fatto in questi anni per riportare il club in serie A e quello che sta facendo quotidianamente per stabilizzare il club nel massimo campionato italiano, per strutturarsi e per supportare questa squadra che ha costruito in estate. Noi, per quanto ci compete dobbiamo dare il massimo in campo e IL PARADOSSO «Questa classifica ci dà ragione, ma l'ultimo mese ci ha tolto fiducia» mi auguro che tutti insieme, e soprattutto insieme con i nostri tifosi, riusciamo ad andare avanti avendo un approccio positivo». E' il periodo più difficile da quando siede sulla panchina della Fortitudo? «Probabilmente sì, anche se la situazione è strana. Da una parte la classifica certifica che stiamo facendo un buon lavoro, e dall'altra ci sono una serie di risultati che non sono piaciuti ne a me né alla squadra. La nostra buona classifica non cancella la sconfitta di Pesaro, ma vogliamo uscire da questa situazione tutti insieme e il mio compito è quello di recuperare i giocatori che sono più in difficoltà. Il gruppo è unito e compatto e vuole, a