Bucchi a Brindisi: è la prima volta da ex ?«Sarà bello ritrovare tanti amici e persone a cui sono legato ?Nel match di domani sera contro Roma sono tanti Tutto questo però finirà quando l'arbitro alzerà la palla a due» i motivi di interesse ma in palio ci sono punti pesanti BASKET Antonio RODI BRINDISI Non può essere una partita come le altre. Nella maniera più assoluta. Domani, infatti, sui legni del PalaPentas-suglia la Happy Casa incrocia da avversario un pezzo (importante) della sua storia recente, ovvero coach Piero Bucchi che, insieme al suo assistente Daniele Michelutti, tornano a Brindisi per la prima volta vestendo i panni da ex. «Sarà bello e piacevole ritrovare tanti amici e persone a cui sono legato, però quando l'arbitro alzerà la palla a due questo effetto finirà», ha ribadito a più riprese Piero Bucchi nell'immediata vigilia della sfida nell'impianto di contrada Masseriola. Del resto l'ex tecnico biancaz-zurro sarà concentrato su ciò che la sua squadra dovrà fare, a maggior ragione vito che in Puglia arriva portandosi dietro una striscia di quattro sconfitte di fila, con l'ultimo successo che risale allo scorso 14 dicembre in casa dell'Aquila Trento (83-88). Uno stato di cose che obbliga la formazione capitolina ad una immediata inversione di rotta. L'obiettivo principale rimane la salvezza e per il momento, a quota 14 punti, la zona rossa è tenuta a debita distanza, ma per non correre il rischio di rimanerne invischiata deve necessariamente tornare a fare punti. Bucchi e Brindisi: siamo agli albori dell'estate 2011 quando nella sala stampa del PalaPentassuglia Piero Bucchi si presenta ai suoi nuovi tifosi. Era la fine del mese di maggio quando giunse l'ufficialità che il tecnico bolognese sarebbe stato il nuovo condottiero. Tutte e due i futuri "sposi" giungono all'altare reduci da una stagione per niente brillante. Da una parte la società biancaz-zurra che, dopo l'immediato ritorno in A2, aveva la necessità di svoltare, di tagliare netto con il passato. Dal canto suo lo stesso Bucchi giungeva in Puglia dopo una stagione non certo esaltante, finita per lui in anticipo a seguito dell'allontanamento (gennaio 2011) dalla panchina dell'Olimpia Milano dopo due finali scudetto. Decise così di sposare il progetto tecnico messogli sul tavolo dallo staff dirigenziale della New Basket. E i risultati non tarda- rono ad arrivare. In primis l'istantaneo ritorno nella massima serie e la conquista (a Bari) della Coppa Italia di Lega-Due, quindi la prima storica permanenza nella massima serie, cui faranno seguito tre partecipazioni (in quattro anni) alle Final Eight di Coppa Italia con due semifinali raggiunte, il titolo di campione d'inverno (stagione 2013/2014) e la partecipazione a due play off scudetto. Ma non solo, perché l'era Bucchi segna anche l'esordio di Brindisi in una manifestazione continentale: nel 2014/2015 in Eurochallenge (uscita di scena nei quarti di finale). Cui farà seguito (2015/2016) la partecipazione all'Eurocup (eliminazione dopo il primo turno di regular season). Gioie (tante), emozioni (tantissime) e record che rimarranno indelebili nella storia della "Stella del Sud", dove il nome di Piero Bucchi resterà impresso a caratteri cubitali. Un matrimonio durato cinque anni, conclusosi sui legni del Palapentassuglia il 24 aprile del 2016 contro la Juve Caserta, dopo aver tagliato il traguardo delle 200 partite sulla panchina biancazzurra. I riflettori della p