Primo piano I Impianti sportivi Insuccessi Nelle immagini, due tentativi finora portati avanti per costruire un palazzetto a Cantù A sinistra, il cosiddetto PalaBabele durante le operazioni di demolizioni. A destra, la seconda struttura con l'opera definrtivamente bloccata «Nuovo palazzetto, massima disponibilità Ma dobbiamo evitare gli errori del passato» Alice Galbiati, primo cittadino di Cantù, e il progetto della società di basket Nuovo palazzetto dello sport di Cantù: Nei giorni scorsi, in una intervista al Corriere di Como, il presidente del club brianzolo Davide Marson aveva annunciato che «il gruppo è sostanzialmente pronto. Possiamo rendere operativo il progetto». L'operazione, portata avanti con il marchio Cantù Next, è nota: prendere il progetto che era stato predisposto per Cucciago e l'area del vecchio Pianella e riproporlo a Cantù, sul terreno dove in passato è stato fatto il duplice tentativo di costruire due palazzotti, su un'area messa a disposizione dall'amministrazione, che è pure disposta a stanziare anche un contributo di circa due milioni di euro. Sullaque-stione interviene ora Alice Galbiati, primo cittadino di Cantù, «n Comune c'è - afferma il sindaco - Abbiamo messo a disposizione l'area e quei fondi della Presidenza del Consiglio che erano stati accantonati proprio per costruire il nuovo palasport. Soldi che sono arrivati da anni, che il Comune ha da allora. Poi ci sono stati tutti i problemi che sappiamo e sono rimasti fermi. Si parla di circa 2 milioni di euro». Per ben due volte, come detto, la costruzione di un palasport si è fermata. Si parla di una operazione che ha preso il via all'inizio degli anni '90: entrambi i tentativi sono falliti. «Noi stiamo dialogando - spiega ancora Galbiati - Stiamo supportando per quello che è possibile la società. Abbiamo visto il piano che è stato presentato. Ora dobbiamo capirne la reale fattibilità. Non dimentichiamo che si tratta del terzo progetto e non possiamo permetterci di fare gli stessi errori del passato. Quindi, massima disponibilità e allo stesso tempo vigilanza: nel momento in cui ci siederemo al tavolo, valuteremo il progetto e soprattutto la sua tenuta economica. È bello costruire il palazzetto, ma poi va gestito, portandone avanti la manutenzione. Il piano finanziario sarà il momento fondamentale. Quando avremo i dati alla mano potre- mo fare una scelta definitiva sull'operazione». «Potrebbe essere l'opera più importante degli ultimi decenni, ma lo storia ci insegna che dobbiamo muoverci con i piedi di piombo - spiega ancora il sindaco di Cantù - Tempistiche? Non ne ho. Attendo che la società mi contatti e poi ne parleremo. Aspetto che mi dicano qualcosa». Una Pallacanestro Cantù di cui il sindaco è grande tifosa. Alice Galbiati conclude con una annotazione sul progetto societario che in questi giorni compie undici mesi. «Ho vissuto un po' tutte le tappe dell'evoluzione di questa squadra e del club - dice infine il sindaco - Proprio un anno fa ci sono stati momenti drammatici. Sembrava che la Pallacanestro Cantù fosse destinata a scomparire. Ci siamo tutti dati da fare. Davide Marson per primo ci ha creduto con il suo entusiasmo dirompente: il miracolo è riuscito. La strada è tracciata». Massimo Moscardi Il futuro Nel rendering, la struttura che la società Cantù Next, legata alla Pallacanestro Cantù, intende costruire nella stessa area dove in passato sono stati fatti ben due tentativi di realizzare un palasport L'operazione L'idea è di prendere il progetto che era stato predisposto per Cucciago e l'area del vecchio Pianella e riproporlo a Cantù, sul terreno dove in passato è stato fatto il duplice tentativo di costruire due palazzetti, su un'area messa a disposizione dall'amministrazione. Il Comune stanzierà inoltre anche un contributo di circa due milioni di