BASKET SERIE A A Venezia la Fortitudo trova un finale amaro: 80-70 Non basta il coraggio: la Fortitudo cade in volata Senza Stipcevic e Daniel, l'Aquila mette in campo intelligenza e tattica La panchina lunga di Venezia e le triple di Filloy scavano il solco finale REYER VENEZIA FORTITUDO BOLOGNA REYER VENEZIA: Stone 3, Tonut 3, Chap-pell 9, Watt 19, Udanoh 10, Bramos 14, De Nicolao 5, Filloy 16, Mazzola, Vidmar 1, Pellegrino ne, Casarin ne. Ali. De Raffaele. POMPEA BOLOGNA: Fantinelli 6, Robertson 14, Aradori 12, Mancinelli 5, Sims 14, Cinciarini 15, Leunen 2, Dellosto 2, Buscatoli ne, Franco ne. Ali. Martino. Arbitri: Lo Guzzo, Bartoli, Boninsegna. Note: parziali 21-17; 36-37; 56-51. Tiri da due: Reyer Venezia 11/26; Fortitudo Bologna 23/35. Tiri da tre: 15/37; 2/13. Tiri libe-ri: 13/20; 18/21. Rimbalzi: 35; 35.________ di Alessandro Gallo MESTRE (Venezia) Arriva la terza sconfitta consecutiva - sono quattro i ko nelle ultime cinque uscite -, ma contro i campioni d'Italia, nonostante la Reyer ribalti anche la differenza canestri, la Fortitudo esce a testa alta. Per 35 minuti l'Aquila, priva di due giocatori quali Daniel e Stipcevic, resta attaccata alla partita, giocando con intelligenza, rispondendo colpo su colpo. Non ci sono Stipcevic e Daniel e Martino cambia anche il quintetto iniziale, inserendo capitan Mancinelli per avere Leunen di rincorsa. Attacchi ragionati, poche forzature e poche conclu- sioni da tre e tanta difesa e zona, con Fantinelli e Aradori che si alternano in punta (con una 3-2 molto adattata) a mettere pressione sui registi di Venezia. Arriva la sconfitta ma, con le rotazioni ridotte al lumicino, ci sono anche risposte importanti da parte di un gruppo che doveva scontare il peccato (capitale) della sconfitta della settimana scorsa, in casa, con la cenerentola Pesaro. I campioni d'Italia sono lunghi e profondi, i ragazzi di Martino hanno le rotazioni ridotte al minimo, ma contro l'ostacolo Venezia non si spaventano. E non si spaventano nemmeno quando, dopo il primo vantaggio firmato da Mancinelli, 5-6, la Reyer scappa decisa, 17-8, con un parziale di 9-0 dopo sei minuti. Bologna chiama timeout e nonostante i due falli di Sims, comincia il suo lento recupero. Il primo tiro (da tre) dopo tredici minuti di Robertson dà anche la nuova parità a quota 24 e, prima dell'intervallo, la Fortitudo rimette la testa davanti. Il massimo vantaggio per la Fortitudo arriva su un canestro di Cinciari-ni, 46-48 al 28', ma la gara è ancora lunga. La fatica si fa sentire e Venezia può alternare elementi più freschi perché con meno minuti sulle spalle. L'ultimo contatto è sul 59-58. Sul 62-58, dopo l'ennesima tripla di Filloy (incredibile il canestro a fil di terza sirena), ha due volte la conclusione aperta, prima con Leunen poi con Aradori, per ritrovare il -1. Ma non basta perché i due tiri sono fuori bersaglio e la band di De Raffaele prende fiducia. Venezia comincia il suo tiro a segno e ribalta anche il -7 (al PalaDozza era finita 89-82) dell'andata. Le altre gare: Trento-Reggio Emilia 81-103; Virtus Bologna-Pistoia 90-60; Treviso-Cremona 84-94; Varese-Trieste; Brindisi-Virtus Roma; Pesaro-Dinamo Sassari; Brescia-Olimpia Mila- no. Riposa: Cantù. La classifica: Virtus Bologna 32; Dinamo Sassari 28; Brescia 24; Olimpia Milano 22; Reyer Venezia, Brindisi e Cremona 20; Fortitudo Bologna 18; Cantù, Reggio Emilia, Trento e Varese 16; Virtus Roma 14; Treviso 12; Pistoia e Trieste 10; Pesaro 2. © RIPRODUZIONE RISERVATA MANCINELLI IN QUINTETTO Il