Fortitudo, il gran ritorno dopo 14 anni E' la sorpresa di questa edizione. E oggi il problema da risolvere è soprattutto il ma Antimo Martino, coach della Fortitudo IO LEUNEN Maartenala n.14 SI MS Henry centro n.21 FANTINELLI Matteo play n.22 DANIEL Ed______________centro n.23 STIPCEVICRok play Allenatore MARTINO Antimo 1985 1990 1993 1990 1986 di Massimo Selleri La presenza della Fortitudo è la vera sorpresa di questa final eight. Il club bolognese, dopo 10 anni di assenza è ritornato in serie A, ma la sua assenza risale e ancora più datata, dato che sono ben 14 le stagioni in cui i bian-coblù non partecipano alla competizione che mette in palio la Coppa Italia. Era il 2006, si gioca al PalaFiera di Forlì e la Effe venne eliminata da Roma che, poi, arrivò in finale. Da allora sotto i ponti è passato un intero oceano con il club che passò di mano da Giorgio Seragnoli a Michele Martinelli per poi essere acquistato da Gilberto Sacrati. Quel passaggio fu l'inizio della fine, con il club che prima retrocede in Legadue ma non riesce ad iscriversi a causa dei debiti accumulati e per lo stesso motivo sparisce dal panorama cesti-stico italiano. Un fallimento e poi una difficile ripartenza con le tante fatiche dell'attuale presidente Cristian Pavani che vengono ripagate anche da questo accesso alla final eight. La formazione allenata da Antimo Martino e arrivata a tagliare I di trasferta: in Coppa sarà un'altra storia? questo traguardo grazie ad un ottimo rendimento al PalaDoz-za, Vinta la prima partita di campionato a Pesaro, poi in trasferta le cose non sono andate così bene, anzi, spesso sono arrivati parecchi schiaffoni. Altra musica nello storico impianto di piazza Azzar ita, dove il pubblico è stato il sesto uomo in campo in quasi tutte le partite con la sola Brescia che è riuscita a violare il campo della Effe. Questa altalena tra casa e trasferta ha consentito di piazzarsi al settimo posto grazie anche ad alcuni successi che sono andati oltre ogni pronostico, vedi la vittoria su Milano, risultati che sono andati a compensare lo scivolone di Trieste o la brutta sconfitta di Varese. Avere confermato il nucleo della squadra che ha ottenuto la promozione in serie A si e rivelato vincente per la prima parte dell'anno, mentre ora la Fortitudo sta vivendo un momento di difficoltà dal quale sta facendo fatica a risollevarsi. Come nella passata stagione Marty Leunen ricopre un ruolo chiave in una squadra dove due elementi del quintetto titolare non hanno nessuna esperienza in serie A, per cui tocca al lungo statunitense fare da insegnante aggiunto al play Matteo Fantinelli e alla guardia canadese Kassius Robertson. In estate è stato comunque messo a segno un vero colpo di mercato, ingaggiando Pietro Aradori, l'ex capitano della Virtus a cui solo all'ultimo la V nera ha dato il ben servito. Capendo che le cose potevano andare in quella direzione, la pazienza dei dirigenti dell'Aquila è stata premiata e cosi si è arrivati a tesserare quello che, ad oggi, è il miglior giocatore italiano della serie A con i suoi 16.3 punti realizzati a partita. L'altra operazione che ha alzato notevolmen- te il livello della Effe è stato l'arrivo di Henry Sims, un centro che ha la leggerezza e la coordinazione di una guarda e che si sta facendo sentire parecchio sotto canestro. Vedremo se il mal di trasferta di cui soffre la Fortitudo è solo un fattore legato al campionato oppure se anche con Brescia si dimostrerà un gruppo disunito che tende a disgregarsi completamente quando le cose non gi