« Tutto può succedere: e noi lo sappiamo » Travis Diener che l'anno scorso fece la magia di sovvertire il pronostico, lancia la sfida a Milano: «Una manifestazione che adoro» La Vanoli Cremona, che detiene il titolo vinto nel 2019 in finale contro Brindisi, aprirà la kermesse pesarese domani alle 18 sfidando la super-potenza milanese. Il suo faro è ancora Travis Diener, che a 38 anni non sente il passare del tempo. «Le Final Eight sono sempre un evento speciale per me, eccitanti perché un sacco di cose inattese possono accadere - dice il play, un fedelissimo di Meo Sacchetti -. Amo la pressione che si avverte alla vigilia, sai che se vinci vai avanti e se perdi vai a casa. La vittoria della coppa dell'anno scorso con Cremona è qualcosa che ricorderò per sempre, così come quella vinta con Sassari». Giocare contro un avversario strutturato come Milano è durissima, ma domenica scorsa in campionato, la Vanoli ha fatto sudare fino all'ultimo la squadra di Ettore Messina. E in fondo, proprio per la storia che la Coppa Italia racconta, non c'è una vera favorita. «Sono d'accordo. L'Armani è una squadra fortissima, un'avversaria con giocatori d'esperienza ed un grande coach, ma in questi giorni tutto può succedere. E' una manifestazione in cui devi giocare bene per tre match di fila: e non sempre vince la più forte». Classe '82, soprannominato Ala-Diener per le sue magie, Tra- Travis Diener, leader della Vanoli, ha vinto già due volte la Coppa Italia -. btare insieme a compagni molto più piccoli di me, ma anche con i miei stessi figli, mi mantiene sempre giovane, anche mentalmente. Inoltre, cerche quando mi alleno o gioco co dj gustarmi ogni momento non mi sento vecchio! - sorride perché so che ,a m|a carnera vis ha scritto fantastiche pagine di pallacanestro nel nostro campionato e non si è ancora stancato di farlo: qual è il suo segreto? presto si concluderà». Si giocherà per la prima volta a Pesaro, in quello che viene definito da molti il palas più bello d'Italia: sensazioni? «Pesaro ha una grande storia e un'arena che può creare un'at- mosfera eccitante per la Coppa. Sono contento di fare quest'esperienza in una citta diversa, anche se devo ammettere che giocarla a Firenze è stato incredibile per un americano». Dopo 10 anni nel nostro campionato che consigli ti sentiresti di dare per rendere il basket anco- ra più popolare nel nostro paese? «Penso che la Lega italiana quest'anno abbia fatto un salto di qualità. Il marketing e i social media sono molto importanti al giorno d'oggi e devono continuare a migliorarsi perché il basket si evolva in Italia: e impor- tante raggiungere i ragazzi, perché crescano conoscendo ed amando questo gioco. Il nostro campionato è di alto livello e schiera giocatori di grande qualità, perciò e importante che la gente lo sappia. E l'unico modo è farglieli vedere». Elisabetta Ferri Vanoli Cremona n.1 SAUNDERSWesley guardia 1993 n.2 MATHEWS Jordan guardia 1994 n.5 SANGUINETTI Giacomo play n.7 DIENER Travis play n.1