Poz suona la carica: «Voglio tre vittorie» Il coach biancoblù: «Rispetto a un anno fa molte cose sono cambiate, ma non lo spirito» Pesaro per vincere tre partite su tre. Parola di Gianmarco Pozzecco da Formentera, quello che un anno fa si era appena imbarcato nell'avventura più entusiasmante della sua carriera da allenatore. Dodici mesi fa furono immediatamente fuochi d'artificio, con la vittoria a sorpresa nel quarto di finale contro i futuri campioni d'Italia della Reyer Venezia, dopo una clamorosa rimonta dal -20. L'approccio e le premesse ora però sono decisamente diverse. «Del tutto diverse, direi: a Firenze - commenta Pozzecco - siamo arrivati in corsa e dovevamo imparare a conoscerci. Stavolta arriviamo da un percorso più lungo, che abbiamo fatto tutti insieme. Lo scorso anno ci fu l'impatto impatto immediato legato al cambio dell'allenatore, mentre quest'anno dovremo essere bravi a sfruttare le nostre certezze costruite insieme ai ragazzi in questi mesi. Sono situazioni distinte ma entrambe hanno prerogative positive: lo scorso anno dovevamo giocare psicologicamente sul cambio di allenatore, quest'anno sul fatto di essere rodati, sappiamo cosa vogliamo fare e dove vogliamo andare». In una manifestazione fatta di tre step, il primo ostacolo è rappresentato da quella Happy Casa Brindisi già superata un paio di mesi fa sul suo campo, grazie a una prova di grande maturità di una Dinamo capace di controllare il ritmo e di giocare con grande lucidità. «In quella occasione a loro mancava Kelvin Martin - sottolinea il coach sassarese - che per Brindisi è una pedina importante, poi hanno anche aggiunto al roster un giocatore come Dominique Sutton: a Brindisi siamo stati bravi a contenerli giocando una pallacanestro estremamente oculata in attacco, concedendo pochi break senza permettergli di esaltarsi, cosa che aumenta la loro l'aggressività. Ho grande rispetto di quello che fa Frank Vitucci, lo scorso anno sono andati in finale battendo proprio noi in semifinale. Dovremo avere grande rispetto e sicuramente i ragazzi lo dimostreranno in campo giocando una partita di grande concentrazione. Siamo due squadre completamente diverse - riconosce il coach originario di Trieste -, costruite in maniera differente con caratteristiche spiccate: loro sono molto atletici e aggressivi, noi meno atletici e un po' più votati a un ritmo più basso nonostante ci piaccia comunque andare in contropiede riuscendo a rubare qualche canestro facile. Sarà una partita difficile sia per noi sia per loro, ma non ci sono partite facili in Coppa Italia, affronteremo Brindisi nella speranza di andare avanti e regalare una soddisfazione al nostro popolo». Infine un pronostico sulla Final Eight. «Sulla partita secca abbiamo tutti le stesse chance di vincere. Tutte più o meno hanno buone possibilità di vincere la Final Eight, noi siamo una di queste, poi può succedere di tutto anche uscire al primo turno. Ma noi andiamo a Pesaro per vincere tre partite», (a.si.) Frank vitucci, coach di Brindisi Coach Gianmarco Pozzecco è alla guida della Dinamo Banco di Sardegna esattamente da un anno Per l'allenatore triestino dejavu dell'esordio sulla panchina