Venezia! La Serenissima è serena
I campioni d'Italia non si sentono secondi a nessuno
E
la squadra campione d'Italia, non arriva da favorita all'appuntamento di Pesaro e ai quarti ha - almeno sulla carta - l'accoppiamento più difficile dell'intero tabellone, quello con la capolista Virtus Bologna di Teodosic. Occhio però a considerare spacciata in partenza l'Umana Reyer Venezia di coach Walter De Raffaele, potrebbe essere imperdonabile errore. Vero, il team lagunare non sta certo brillando per gioco espresso e risultati ottenuti, ma è pur sempre in orbita playoff e ha nel Dna la capacità di rialzarsi e colpire, quasi come fosse come un cobra.
Il tricolore stampato sulle maglie, strappato solo a gara7 dalle mani della Dinamo, è monito che richiama necessariamente all'attenzione. La Reyer è squadra profondissima e molto ricca di talento, poggiata su un gruppo base
che sostanzialmente è quello protagonista delle vittorie dei due scudetti oro granata. Blasone e attitudine al successo sono fattori da ascrivere a bilancio e da tenere in considerazione al momento di tirare le somme, e scendere in campo: questo vale per qualunque avversario, Virtus compresa.
L'organico veneziano è stato ulteriormente puntellato con la firma di Andrew Goude-lock, giocatore draftato dai Los Angeles Lakers nel 2011 e passato per le esperienze vissute al Maccabi Tel Aviv e all'Olimpia Milano. "Mini Mamba" -soprannome che rimanda inequivocabilmente a Kobe Bryant, recentemente scompa-prso - è al rientro dopo un lungo stop per infortunio ed è da capire quanto potrà impattare sulla stagione Umana. Lo zoccolo duro e la lunghezza della rosa a disposizione di De Raffaele sono i punti di forza di Venezia, che può vantare tante valide opzioni in attacco e ha varie possibilità di schierare in campo il suo starting five. Da Mitchell Watt e leremy Chappell, da fulyan Stone a Michael Bramos e ancora An-
drea De Nicolao, Gasper Vid-mar, Ariel Filloy e Valerio Mazzola: tante le alternative di valore e sostanza. La stella è Austin Daye, croce e delizia veneziana. In organico anche l'ex Sassari Francesco Pellegrino. L'incognita? Arriva alle Final con l'infermeria piena: da verificare quali giocatori saranno realmente recuperati - a forte rischio l'impiego di Stefano Tonut - e in quali condizioni si presenteranno a Pesaro.
Il possibile quintetto di De Raffaele: Stone, Tonut, Bramos, Daye, Watt. Sesto uomo, l'ex Cantù e Brindisi Chappell.
(g.d.)
Ilroster__________
#0 Ike Udanoh Ala 1989 Usa
#3 Davide Casarin Guardia 2003 Ita
#5 Julyan Stone Play 1988 Usa
#6 Michael Bramos Ala 1987 Gre
#7 Stefano Tonut Guardia 1993 Ita
#9 Austin Austin Ala 1988 Usa
#10 Andrea De Nicolao
Play 1991 Ita
#12 Ariel Filloy Play/Guardia
1987 Ita
#14 Gasper Vidmar Centro 1987 Slo L'ala reyerina Austin Daye. Sotto, Walter De Raffaele
LA CHIAVE
Il gruppo è unito, ben consolidato e capace di tutto ma c'è l'incognita dei tanti infortunati
#15 Andrew Goudelock Guardia
1988 Usa
#21 Jeremy Lamar Chappell
Guardia/Ala 1987 Usa
#22 Valerio Mazzola Ala/Centro
1988 Ita
#29 F