Hickman: «Nell'ultima azione sbaglio mio. L'Allianz cresce» Il play maker si assume le sue responsabilità per il finale di Brescia; «lo devo prendermi cura della palla e non l'ho gestita bene. La sosta è fondamentale» Il tecnico dell'Allianz Eugenio Dalmasson con Hrvoje Peric Lorenzo Gatto TRIESTE. «La sconfitta di Brescia ha lasciato in noi un comprensibile senso di frustrazione. Ripartiamo dalle cose positive mostrate domenica scorsa e lavoriamo con fiducia sfruttando al massimo questa lunga pausa. Sono convinto che alla ripresa del campionato, contro Pistoia, vedremo in campo un'altra Trieste». Riflessivo e pacato, Ricky Hickman mostra ottimismo sul futuro della sua Al-lianz. Una squadra in missione che dopo aver cambiato tanto non è ancora riuscita a trovare un'identità definita ma che, ne è convinto il play di Winston-Salem, alla fine riuscirà a centrare il suo obiettivo. IL PRIMO MESE: «Arrivare in una situazione così particolare, con la squadra in lotta per non retrocedere, non è mai una cosa semplice. Diffi- coltà amplificate dal fatto che avendo cambiato molto ed essendo arrivati tre nuovi giocatori, c'era bisogno di lavoro per creare quella chimica e quei meccanismi che di solito si creano nella presea-son. La necessità di preparare le partite ci ha di fatto impedito quel tipo di lavoro, adesso con tutto il mese di febbraio a disposizione possiamo finalmente concentrarci sui miglioramenti. Vale per la squadra e ovviamente anche per me. Non sono arrivato a Trieste a digiuno di allenamenti ma è chiaro che lavorare da solo non ti garantisce quello che vivere la quotidianità con la squadra e giocare le partite ti può dare». LA SCONFITTA DI BRESCIA: «Ci abbiamo creduto-racconta Hickman- poi il finale ha raccontato una storia diversa. Siamo stati bravi per tre quarti di gara, la loro zona ha un po' mischiato le carte in tavola. Abbiamo fatto fatica ad attaccarla, potevamo fare senz'altro meglio di sicuro il fatto di aver dominato a tratti e comunque giocato alla pari sul campo della terza in classifica è qualcosa che dobbiamo ricordarci». L'ULTIMO POSSESSO: L'azione decisiva è passata dalle sue mani. Punteggio in parità, ventidue secondi sul cronometro, una palla persa sanguinosa che ha portato alla schiacciata vincente di Abass e alla successiva tripla sbagliata da Fernandez che ha sancito il successo bresciano. «Mi assumo la responabi-lità di quell'azione, d'altra parte se sono arrivato a Trieste è per giocare palloni come quello. La mia intenzione era cercare di sfruttare il mismatch convitali, non necessariamente per prendermi il tiro ma anche per creare un vantaggio da sfruttare servendo poi un mio compagno. E' andata male ma, ripeto, sono qui per "prendermi cura della palla" (traduzione letterale)». VERSO PISTOIA: Calendario tremendo quello che impone a Trieste quasi un mese di pausa prima dello scontro diretto che, alla ripresa, porterà all'Allianz Dome la ÒriOra in una sfida delicatissima. Delicata perchè mentre i toscani arriveranno rodati dal match casalingo giocato contro la Fortitudo, la formazione di Dalmasson dovrà accontentarsi di un paio di amichevoli. «L'obiettivo è crescere fisicamente e men- talmente per essere al top Hickman. Lavorare per mi- gioco, non solo in attacco ma nella parte più importante gliorare tutti gli aspetti del anche in difesa. Ci faremo della stagione- conclude "' "