Il Consorzio è troppo solo basket Per quanto ancora Varese nel Cuore potrà sostenere I costi del club? Dieci anni di continuità a livelli più o meno alti, ma comunque in serie A. Ma per quanto "Varese nel Cuore" potrà continuare ad essere l'unico (multi) proprietario di una Pallacanestro Varese che richiede non solo sempre più risorse per competere in una serie A dai costi in ascesa, ma anche sempre più sforzi da parte del consorzio per far quadrare i conti? L'attuale situazione del sodalizio che dal 2010 manda avanti la gloriosa realtà bian-corossa è sospesa tra il desiderio di aumentare le ambizioni e lo spettro da evitare di una "decrescita infelice" obbligatoria per evitate di mettere a repentaglio 75 anni di storia. I circa 4,5 milioni del suo budget sono frutto di contributi di molteplici e sfaccet-tatissime realtà: oltre ai 45 soci del consorzio ci sono gli oltre 130 sponsor piccoli e grandi, i circa 2.600 abbonati e 4.200 spettatori, i 550 membri del Trust più la novità Orgoglio Varese e l'appoggio esterno di Gianfranco Ponti. Ma la proprietà, con i conseguenti obblighi di legge per le società di capitali, è interamente a carico di "Varese nel Cuore", che ha dovuto ripetutamente mettere mano al portafogli - sia pure con qualche aiuto prezioso di altri membri della famiglia biancorossa -per ripianare le perdite d'esercizio (l'ultima attorno a 350mila euro dopo il meno 954mila del 2016/17 e il meno 568mila del 2017/18. Eppure negli ultimi 3 anni sono comparsi supporti importanti, dall'ingresso di Gianfranco Ponti che ha sgravato la Pall.Varese dal peso dei costi delle giovanili rilanciando con l'operazione Academy, all'iniziativa Orgoglio Varese in forme ancora in evoluzione (martedì 25 febbraio la seconda tranche da 8 soci) fino al Trust dei tifosi che nel 2019 porterà in dote poco più di 70mila euro. Ma, a fronte del calo dei ricavi da sponsor di maglia, a fianco di Openjobmetis per un prodotto basket dall'appeal ridotto per grandi investitori e TV - causa prima della svolta in vista per Lega Basket, auspicando nelle competenze del varesino Umberto Gandi-ni - tutto questo non è bastato per evitare al consorzio un peso sempre più gravoso per mantenere la competitività della squadra e allo stesso tempo far fronte agli impegni presenti e pregressi a livello economico. Da ormai 3 anni "Varese nel Cuore" cerca nuovi partner disposti a condividere il fardello della proprietà, non solo per alzare F asticella delle ambizioni ma soprattutto per dare garanzie in ottica futura. Il bivio in vista è di natura economica ma anche "psicologica": con nuovi compagni di viaggio, auspicando nella fumata bianca dell'affare Ponti ma anche nell'arrivo di ulteriori investitori interessati, si potrebbero aumentare le ambizioni cercando di scalare nel gruppo di squadre che ambiscono ai playoff e possono permettersi una vetrina europea, ossia quelle che possono spendere dai 5 milioni annui in su. Altrimenti il rischio è che il consorzio, oberato da impegni economici sempre maggiori con il solo target della sopravvivenza, perda progressivamente l'entusiasmo necessario per mettere benzina nel motore, portando il club a una drastica riduzione del budget che la farebbe passare dall'attuale area salvezza tranquilla a quella del pericolo costante dell'A2. Giuseppe Sciascia