Milano gioca da Lakers per Kobe Cremona cede subito lo scettro I giocatori di Milano con la maglia celebrativa per ricordare Kobe Bryant, a destra il pesarese Andrea Cinciarini, tra i migliori per l'Armani (Ciamillo) I campioni in carica dominati dal pesarese Cinciarini Oggi Brindisi-Sassari e Fortitudo-Brescia OLIMPIA MILANO CREMONA ARMANI MILANO: Della Valle 13, Micov 13, Biligha 1, Moraschini ne, Rodriguez 9, Tarczewski 14, Nedovic 10, Cinciarini 9, Burns, Sykes 6, Brooks 2, Scola 9. Ali. Messina. VANOLI BASKET CREMONA: Saunder 8, Mathews 16, Zanotti ne, Sanguinetti ne, Diener 2, Ruzzier 2, Sobin 3, De Vico 8, Happ 12, Stojanovic 4, Palmi 3, Akele 4. Ali. Sacchetti. Arbitri: Rossi, Filippini e Bongiorni. Note: parziali: 28-12, 44-31, 60-51. Tiri liberi: Milano 10/18; Cremona 10/15. Tiri da tre: Milano 12/32; Cremona 4/18. Rimbalzi: Milano 41; Cremona 44. Spettatori: 5.000. PESARO La vittoria di Milano su Cremona inaugura l'edizione pesarese delle Final Eight di Coppa Italia. Una partita dominata dall'Arma-ni, che respinge la Vanoli due volte al mittente prima del crollo finale e il «devastante» +24 sul tabellone della Vitrifrigo Arena: molti errori per la squadra di coach Sacchetti, che saluta la Coppa vinta un anno fa a Firenze. Toccante il ricordo di Kobe Bryant fatto da Gianmarco Tarn-beri, campione del mondo di salto in alto, prima della palla a due, così come è stata significativa la scelta fatta dall'Olimpia Milano di scendere in campo per beneficenza con una divisa gialloviola che rimanda ai Los Angeles Lakers e un coprima-glia con il numero 8 che Kobe scelse in onore a Mike D'Antoni. La partita: a soli quattro giorni dal faccia a faccia in campionato le due squadre si ritrovano e parte bene Milano con il pesarese Cinciarini che apre. Cremona è costretta a rincorrere: sul 10-0 Sacchetti chiama il primo time out, i primi punti della Vanoli arrivano al termine del quarto minuto, la partita di Stojanovic e compagni inizia nel secondo quarto, con la rimonta fino al -5. Milano non resta a guardare e ristabilisce le distanze. Divario che non si colma nemmeno al rientro dagli spogliatoi: una bella tripla dall'angolo di Cinciarini, si fa vedere anche Travis Diener, ma Cremona insegue ancora e chiude a -9. Negli ultim