TORCIDA SARDA Ma il tifo sassarese non è stato battuto Fra entusiasmo e delusione, i Quattro Mori erano in gran numero guarda alla spiaggia dicendo: «E però quel Teodosio lì..». A Pesaro l'aria è satura di basket. I sassaresi si radunano già all'ingresso della VitiFrigo arena. I brindisini sono tanti, ma la pattuglia sarda non è da meno né arretra d'un passo. Alla presentazione delle due squadre spuntano fuori bandiere dei Quattro mori in ogni angolo del palazzo. La Dinamo attacca guardando in faccia il suo popolo che rinforzato da familiari e sardi del continente non sfigura affatto. Tifa, senza sosta. Esplode al canestro di Bilan e sull'assi-st di Spi. «Sassarese batti le mani» e «chi non salta, non ci crede». Sul canestro di Pierre (43-42 e primo vantaggio) la curva Dinamo è torcida. All'intervallo, nel gioco sponsor, un tifoso la mette due volte da distanza siderale. La tripla di Spissu è da urlo di Munch. La tifoseria sassarese sale sull'altalena di fine match, senza abbassare la voce. "The shot" infiamma gli spalti ma Martin&Banks spengono la rincorsa isolana. Senza però abbassare il volume dell'applauso finale sassarese, (g.d.) J ; à* A Uno degli spazi della Viti ifrigo Arena occupati dai tifosi della Dinamo » PESARO Sull'aereo decollato ieri da Alghero, in tanti sotto il giubbotto e nello zaino avevano magliette, felpe e sciarpe biancoblù. Pronti a ostentarle con orgoglio in aeroporto e poi in treno, per le piazze e il lungo mare pesarese. Fra ristoranti e banconi si consumano gemellaggi e siparie