Finali di Coppa Italia: c'è anche un po' di Pesaro Cinciarini e Daye si sfidano in semifinale. E quando Austin ha infilato il canestro decisivo contro Bologna i tifosi pesaresi hanno applaudito il loro ex beniamino BASKET E' come se lo avesse segnato per loro. Quando Austin Daye ha infilato il canestro della vittoria a 3" dalla fine, in faccia a Teodosio e sotto la curva dei tifosi bolognesi, più di un pesarese presente al palas è saltato sulla poltroncina della Vitrifrigo Arena, o magari a casa sul divano. Una magia di quelle che solo i grandi giocatori hanno nelle mani e nella testa, perché quel ciuff è stato di una difficoltà pazzesca e perché poco prima, alla fine dei tempi regolamentari, Daye aveva fallito due tiri liberi cruciali. Ma quella palla è andata a lui quando la sirena stava per suonare, i compagni cercavano le sue mani di seta che non hanno fallito. E per i tifosi che non lo hanno dimenticato è stata un'adrenalina pazzesca, anche se la maglia che indossava era quella di Venezia. «Gioire in mezzo ai bolognesi in parterre non ha prezzo» scrive Giorgio Gennari. Che poi piazza anche una battuta legata all'attualità: «Debellato il coronavir-tus. Grazie Austin». Mentre Marco Galli esulta così: «Austin! Che goduria vederli andar via ammutoliti». William Paolini racconta: «lo ero nel settore N6, ormai prendo uno schiaffo». E Fabrizio Fabbrini: «A chi lo dici, ero circondato dai bolognesi che già pregustavano la vittoria». «Ma lo schiaffone lo hanno preso loro» gongola Monica Cre-scentini. Mentre Giancarlo Galvani si riallaccia al famoso count-down con cui Kobe Bryant, omaggiato nella serata inaugurale, immaginava da bambino i suoi canestri allo scadere: «I love this game, I love Austin: 5,4, 3, 2,1, Virtus a casa». La mattina dopo è stata dolce per Austin, che ha postato su In-stagram il suo canestro vincente oltre ad un filmato del lungomare ripreso dalla sua camera d'albergo, commentandolo con la frase «Pesato, top of th top» che sottolinea il suo affetto per la città. Così, Venezia è in semifinale dopo sette anni in cui era sempre stata eliminata al primo MILANO AVANTI Il pesarese Cinciarini detta i ritmi ed è migliore in campo nella gara con Cremona turno e oggi (ore 1745) sfiderà Milano, altra rivale storica di Pesaro. Un'Armani orchestrata alla perfezione da Andrea Cinciarini, a giudizio di tutti gli addetti ai lavori 'mvp' del quarto di finale in cui ha demolito Cremona, che era detentrice del trofeo. 'Cincia' ha gestito i ritmi, ha smazza-to assist, ha segnato e soprattutto ha trasmesso energia ai compagni, gridando verso la panchina la sua esultanza ogni qualvolta un'azione importante andava a buon fine: «Ero molto carico per la prima partita nella mia città, ma oggi sarà lo stesso, la tigna è famosa da queste parti -dice il play pesarese, capitano dell'Olimpia -. Sarà una semifinale molto dura, contro un avversario tosto che dispone di un roster lungo, che è campione in carica in Italia e che dopo 7 anni è riuscita a scacciare la maledizione dei quarti di Coppa Italia. Noi dobbiamo continuare a giocare di squadra come abbiamo fatto con Cremona, a difendere duro e non concedere loro seconde opportunità e canestri facili in contropiede». Lo spettacolo all'astronave prende quota: chi ama il basket c'è sempre, a prescindere dalla Vuelle. Elisabetta Ferri L'abbraccio ad Austin Daye (in alto) dopo il ti